Martesana non possumus

Il nuovo ponte di via Idro

Martesana non possumus

I fondi del PNRR hanno finanziato il collegamento tramviario fra il quartiere Adriano, a nord ovest della città, e il nodo d’interscambio di Cascina Gobba con M2. La nuova linea di tram correrà da lì fino al lato opposto, alla fermata di Villapizzone del Passante. Fino a qui è una buona notizia. Il tram, tutto in sede protetta, intercetterà così le metropolitane 2, 1, 5 e 3, indi Bovisa FNM.

Ma poi cominciano i guai. Assieme al tram sarà complanare una strada di 6 metri di carreggiata, la quale nelle ore di punta sarà fonte di nuovi ingorghi, poiché fungerà da bypass di Gorla per raggiungere il nodo della tangenziale Est.

Ci saranno pure le piste ciclabili monodirezionali sul lato est del Naviglio (da via Adriano a via San Mamette). Sul fronte opposto vi sarà un raccordo fra la ciclovia di alzaia e Cascina Gobba; ma per superare la bariera idrica, occorrerà volare, oppure concedersi il risiko della carreggiata di sei metri (il minimo edittale in curva con autocarri): pista ciclabile “non possumus”.

A seguire due immagini del progetto approvato in conferenza dei servizi, gentilmente ricevuto dal Comune di Milano

Il progetto
Il progetto di scavalco del Martesana con strada e tram
zoom sul Martesana
zoom sul progetto di scavalco del Naviglio
via Idro
via Idro oggi
Il nuovo ponte di via Idro
il nuovo ponte di via Idro,
rendering dello scavalco sul Martesana

Ora la domanda ci giunge spontanea: come possibile questo strafalcione, nel momento in cui c’è una città intera o quasi che si è mossa su questi temi, come nel caso del ponte Bacula?

La risposta ha dell’incredibile. Il progetto di una pista ciclabile parallela era allegato agli elaborati in approvazione. I progettisti, convinti di fare cosa buona e giusta, lo avevano previsto più basso per ridurre la rampa; ma si sono dimenticati di sentire prima, a riguardo, AIPO e Consorzio Est Ticino Villoresi, competenti per materia: per cui in conferenza si sono opposti per via della “navigabilità” del naviglio. Probabilmente vi è l’intendimento di riattivare il “Barchett de Vaper”, quel servizio giorrnaliero che fino al XIX secolo collegava ogni giorno – mattina e sera – Cassina de Pomm a Vaprio, prima della realizzazione del tram gamba de legn: poco importa che di rotture di tratta ve ne siano già altre lungo il percorso. Fatto sta che in sede di confernza il ponticello è stato stralciato senza appello, per l’urgenza di avviare il cantiere in armonia col cronoprogramma del PNRR.

Ma non preoccupatevi, il ponte ciclabile è stato, comunque, inserito nel progamma pluriennale delle opere del Comune, fuori PNRR. Quando si farà? sine die. Al momento euro diponibili zero. Al pari di tante altre opere programmate e mai realizzate, che di anno in anno vengono traslate fino al dimenticatoio.

Allegria! diceva il buon Mike nazionale.

(F.Lopez)