
In bici in Lombardia
La guida FIAB delle ciclovie lombarde
scritta dagli esperti della federazione per la casa editrice Capricorno
In libreria è arrivata la guida Fiab per scoprire le grandi ciclovie che attraversano la regione. Ce ne sono tante, ormai, e sono una più bella dell’altra.
Alcune notissime, come quelle sui Navigli, altre sconosciute o poco battute, altre ancora, nuove di pacca.
E chi, meglio dei soci esperti di Fiab, potrebbe raccontarle?
La pubblicazione è il risultato del lavoro del coordinatore regionale Piercarlo Bertolotti in collaborazione con tre intenditori di pedali, di storia, cultura, urbanistica e geografia: Valerio Montieri, progettista di ciclabili e già nel Consiglio Nazionale FIAB; Fabio Lopez Nunes, che fu a capo dei settori di mobilità ciclistica della Provincia di Milano e del Comune di Milano e Christian Novak, professore del Politecnico di Milano ed esperto di pianficazione territoriale, oltre ad altri soci che hanno offerto spunti e notizie.

Non è soltanto una guida topografica, curata nei dettagli delle mappe e nella descrizione del percorso da seguire.
E’ molto di più, passione per i pedali, passione per il paesaggio e per ciò che il territorio disvela. A fianco del testo descrittivo, gli autori hanno accompagnato alcune schede di approfondimento che attingono al barile della storia.
Così scopriamo come un vescovo si portò l’Umanesimo toscano a casa propria, dall’Arno all’Olona, con i capolavori a fresco di uno fra i primi grandi maestri del pennello, Masolino da Panicale; come qualmente il Re di Francia Francesco I fu incarcerato nella superba rocca di Pizzighettone sull’Adda. Oppure un minuto villaggio nell’alta Bergamasca fu la culla dei servizi postali italici, Cornello di Tasso: non solo, ma un discendente di quei luoghi sarebbe divenuto uno fra più celebri poeti del XVI secolo, faceva di nome Torquato.

E che dire di Leonardo da Vinci? pare incredibile, ma troviamo le sue tracce un poco ovunque, in Valtellina, lungo l’Adda, nelle valli Bergamasche, la Martesana, nelle ville di delizia del Milanese. Luoghi che percorse e visse soprattutto fra il 1506 e il 1513 quando era al servizio del governatore di Milano Charles D’Amboise.
Leonardo andava a cavallo, lungo quelle strade; ma se avesse avuto la bicicletta?
Chissà? Un indizio: sul retro del foglio 133 del Codice Atlantico è disegnata una macchina che sembra in tutto e per tutto un velocipede; è il disegno di un ragazzino, non del maestro.
Ma com’è possibile che sia lì? Dal XVI secolo agli anni ‘Cinquanta del secolo scorso quella pagina era nascosta dall’incollatura. Fu copiata da un originale vinciano? Chissà…
Intanto deliziamoci con gli itinerari proposti: sono quasi tutti descritti in discesa, per fare meno fatica, alla portata di tutti i pedali, o quasi.
Venerdì 9 maggio, alle 19.00, presso la sede di FIAB Milano Ciclobby, in via Borsieri 4, appuntamento con Bikes&Books per la presentazione del libro.